Come Aprire un Centro Estetico

La guida per aprire il tuo centro estetico da sogno: Costi e Licenze e consigli

Mens sana in corpore sano: la cura ed il benessere del corpo sono strettamente legati a quelli della mente. Per questo l’esercizio della bellezza è un mercato inesauribile che, nonostante la competenza sempre più spietata, è di fatto una fonte importante di guadagno.

Ma quale iter bisogna seguire per aprire un centro estetico? Quali sono gli step per creare un piccolo Eden terrestre redditizio? Oggi vi parleremo di normative, costi, agevolazioni e mantenimento di un centro estetico. Pronti a fare della bellezza il vostro pane quotidiano? L’investimento iniziale per l’acquisto del locale, scelta del fornitore giusto e i costi di gestione rendono l’apertura di un centro estetico una vera e propria sfida!

Aprire un Centro Estetico: le Normative

Il settore appartenente ai centri estetici è disciplinato da un insieme di leggi: la numero 1 del 4 gennaio 1990, il Decreto Interministeriale numero 352 del 21 marzo 1994 e quello successivo del 2011. Queste 3 leggi sanciscono che l’attività svolta da un/un’estetista fa riferimento a tutte quelle prestazioni e quei trattamenti eseguiti sulla superficie corporea del cliente.

Lo scopo finale di tali trattamenti è il mantenimento ottimale dello stato fisico del cliente, una miglioria dal punto di vista estetico e l’eliminazione totale e/o parziale di determinati inestetismi cutanei.

Va da sé, quindi, che per aprire un centro estetico è necessario aver portato a termine un percorso di studi in campo beauty ufficialmente riconosciuto a livello nazionale e di possedere un diploma di estetica. Se non si è in possesso di tali riconoscimenti sarà possibile assumere un professionista del settore o aprire un centro in società con una persona che possieda tale diploma.

Come ottenere la qualifica di estetista? Basterà seguire un corso regionale della durata di 2 anni e successivamente una specializzazione di 1 anno. Il corso potrà essere seguito anche da 1 anno di inserimento presso un centro già esistente. Un percorso alternativo è quello, ugualmente riconosciuto, vede mixare teoria e pratica. Ovvero 3 anni di apprendistato presso un’impresa già avviata insieme ad un corso teorico di almeno 300 ore.

Gli step che compongono l’iter burocratico da seguire per aprire un centro estetico sono:

  • Iscrizione alla Camera di Commercio del luogo di residenza

  • Apertura della relativa partita IVA

  • Richiesta di “licenza di estetista” presso lo Sportello per le Attività Produttive del Comune di residenza

  • Richiesta nulla osta igienico-sanitario presso l’ASL del Comune di competenza

  • Nomina di un Responsabile del centro che potrà essere il titolare stesso, un familiare o un dipendente

  • Apertura posizioni INPS ed INAIL di titolari e dipendenti del centro estetico

 

Quanto Costa aprire un Centro Estetico?

Aprire un centro estetico, sembra pleonastico dirlo, comporta una serie di spese importanti. Dopo gli step burocratici, infatti, dovrete pensare alla parte economica e soprattutto all’investimento iniziale e ad i costi correlati. Orientativamente le spese iniziali si aggirano intorno ai 40.000/50.000 €: un costo importante dovuto all’acquisto di attrezzature, macchinari, prodotti, affitto del locale e gestione del personale.

Scendendo nel particolare prendiamo in considerazione le spese per un centro estetico medio-grande in una zona abbastanza centrale di una città. Nella fattispecie i costi da tenere in considerazione sono:

  • L’affitto del locale in questione che, con un ventaglio abbastanza ampio, può arrivare a sfiorare vette di circa 20.000/30.000 € annui

  • In base al tipo di centro estetico che si vorrà avviare cambieranno anche le spese per mobili, attrezzature, apparecchi specifici e prodotti ad hoc. Va da sé che le spese diminuiranno se il centro si occuperà solo di nail art o massaggi, mentre cresceranno in maniera esponenziale qualora si optasse per lettini abbronzanti, etc. Anche in questo caso dovrete sommare circa 40.000/50.000 €

  • Qualora i proprietari non siano professionisti del mondo dell’estetica dovranno, inoltre, pagare un team di esperti per avviare l’attività

  • Ultimo, ma non di minor importanza, quello che riguarda i costi fissi ad esempio i consumi elettrici, la spesa in bolletta luce o in quella dell’acqua e ai costi iniziali per l’attivazione delle utenze

Avviare un’attività come quella di un centro estetico è, ça va sans dire, è un investimento importante che si aggira intorno ai 100.000 €.

Per fortuna lo Stato Italiano mette a disposizione delle agevolazioni fiscali per coloro i quali vogliano lanciarsi nel mondo della bellezza ed aprire un centro estetico. Insomma degli aiuti importanti per chi decide di creare la propria start up senza l’ansia di non avere hic et nunc i fondi necessari. Nella fattispecie facciamo riferimento a:

  • Bando “Resto al Sud” di Invitalia. Di cosa si tratta? È un’agevolazione fiscale per coloro i quali vogliano aprire un centro estetico nelle regioni meridionali. Si definiscono regioni meridionali: Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna. Si tratta di un bando a cui possono partecipare le persone tra i 18 ed i 45 anni non titolari di altre imprese alla data del 21/06/2017 ed ovviamente residenti nelle succitate regioni. Le attività che rientrano nel bando fanno riferimento ai servizi alla persona: il centro estetico, quindi, potrà essere specializzato semplicemente in manicure e pedicure, saloni di barbiere e parrucchiere uomo-donna e centri estetici per la cura della persona. “Resto al Sud” assegnerà 50.000 € per ciascuno socio dell’attività (sino ad un massimo di 200.000 €). Tale cifra sarà successivamente bipartita in un 35% a fondo perduto ed il restante 65% in un finanziamento a tasso zero. Grazie a questa cifra potrete coprire molte spese come l’acquisto di apparecchiature specializzate, ristrutturazione ed arredo del locale, pagamento dei canoni d’affitto e delle utenze e molto altro.

  • Azioni positive per l’imprenditoria femminile” alias Legge 215 del 1992. Trattasi di una norma che prevede agevolazioni fiscali per imprese nuove e/o già avviate a gestione prevalentemente femminile. In base al tipo di impresa dipenderà il numero di soggetti femminili ma il succo resterà lo stesso: sarà possibile ricevere un finanziamento di cui una parte sarà a fondo perduto e una parte a tasso agevolato dello 0,5% da restituire in 10 anni.

  • Agevolazioni fiscali per clienti a partita IVA: trattasi di agevolazioni per piccole, medie e grandi aziende. Sarà possibile, infatti, ricevere una riduzione dell’IVA al 10%.

Oltre alle agevolazioni analizzate in precedenza esiste un’ulteriore opzione per chi preferisce non investire cifre troppo elevate per l’apertura del proprio centro estetico. E questa fa riferimento al Franchising che diminuisce in maniera esponenziale i costi. Sia che si tratti di un piccolo centro estetico di paese che di uno più ampio e strutturato in un centro commerciale e o in una città, il Franchising è un’opzione vincente e conveniente.

I costi vanno dai 15.000 ai 60.000 € e sin dall’inizio si verrà affiancati in tutti i procedimenti burocratici per l’apertura ed il mantenimento della propria attività.

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Come deve essere un Centro Estetico?

Le dimensioni minime di un centro estetico variano necessariamente in base a criteri logistici ed amministrativi. Infatti bisogna tenere in considerazione il fatto che in Italia non esiste una normativa unica ed univoca su tutto il territorio nazionale. Si dovrà tener conto di tutte le piccole e grandi “postille” che ASL e Uffici comunali disciplinano nel singolo territorio.

Seguendo delle linee generali è quasi sempre previsto che ogni singola cabina estetica debba avere una superficie minima di 6 metri quadrati con un’altezza che non dovrebbe essere inferiore ai 2.70 metri.

Perché tanta importanza al tema dell’altezza? Ciò dipende sempre dalla tipologia dei trattamenti eseguiti e correlata ad un’ottima ventilazione degli spazi. Ogni cabina dovrà contenere un lavamani, l’intero centro estetico dovrà essere pavimentato con una superficie unita e lavabile ed avere almeno un bagno per i clienti ed uno per il personale. Quello dei clienti dovrebbe sempre essere costruito in maniera tale da essere usufruibile da persone con mobilità ridotta. Insomma creare un’ambiente che faccia sentire i propri clienti come a casa.

Come scegliere il fornitore?

Molti estetisti indagano su chi sono i loro clienti e concorrenti, ma investono spesso meno tempo nella ricerca di un fornitore affidabile. Una gestione dei fornitori ben organizzata ha comunque un grande impatto sui vostri termini di consegna, la qualità e l’immagine che il tuoi centro estetico trasmette. Ogni fornitore ha i suoi vantaggi e svantaggi, che spesso si riflettono sui clienti.

I primi criteri per determinare il fornitore giusto dipende dalle vostre aspettative e dal modello di business. Vendi anche tu prodotti? Sei un riparatore? Chi sono i tuoi clienti e che cosa si aspettano esattamente?

  • Che qualità offre il fornitore? Corrisponde alle tue aspettative?

  • Il prezzo è piuttosto elevato o è piuttosto basso nel settore?

  • Il fornitore garantisce una pronta consegna?

  • Il fornitore gode di buona reputazione?

  • Cosa ti aspetti dal fornitore a lungo termine?

  • Il fornitore è reperibile facilmente e velocemente? Parla la tua lingua?

  • Qual è la fornitura di servizi in generale? È possibile fargli delle domande?

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